top of page
Le Maddalene...abbi pietà di noi...150x235  2022
il mio nome era Nazzareno er150x235.jpg
chi-ha-vinto 82x220-.jpg
la sposa bambina 72x108  2022.jpg
figli 72x122.jpg
fissi frammenti di vita 70x113 (2).jpg
Infanzia violata Jan Saudek 70x100-acrilico-su-tela-1075x1536.jpg
infanzia violata 72x108 2022.jpg
miguel-gomez-la-sposa-bambina-108x72-acrilkico-su-tela-2-960x720.jpg
infanzia-violata-miguel-gomez-108x72-acrilico-su-tela-2022.jpg
perche 148x92.jpg
Americaneuronazisrael state 2025  70x113
caronte e i migranti  89x150.jpg
angeli condrò 79x100.jpg
madonna 70x113 (8).jpg
le-gemelle-nel-tempo-lucrezia-liberamente-ispirato-al-dipintoi-lucrezia-di-artemisi-gentil
tempo senza tempo 70x113 (6).jpg
ho paura di te...-1-1143x1536.jpg
non ho un titolo...70x113.jpg
sonno polimero 70x113 (7).jpg
pag.8 enigmatico sorriso 91x91 2014.jpg
la giornalista 90x72 2014.jpg
luisa gomez 90x60.jpg
sexy cyborg per elon musck 70x113 (5).jpg
pag.31 regina schrecker 90x80.jpg
speranza 70x113 (4).jpg
tossico sonno 25-960x625.jpg
WhatsApp Image 2025-11-12 at 17.36.05.jpeg

​

 

Come l’arte, con l’arte

               

 

Avete presente un Vulcano? Una di quelle fessure della crosta terrestre attraverso cui il magma risale ed erompe?

C’è una parte emersa in ogni Vulcano, spesso silente, ed una sommersa, che vive e brucia, e può svegliarsi in ogni istante per portare fuori il respiro della terra. l'eruzione di un vulcano? quella pioggia di lava, cenere e lapilli che illumina il cielo e poi si acquieta, plasmando nuovi pezzi di universo? Ebbene, Miguel Gomez è un vulcano. Miguel Gomez è fuoco e terra, è forma in continua evoluzione, è sperimentazione.

Nel suo cammino poliedrico di ricerca scava nel profondo dell'essere umano, insegue l'Eterno femminino, quella forza che ci astrae dal mondo, quella donna senza tempo che accoglie e rigenera. Di lei racconta emozioni e ferite, segreti, frammenti di ordinaria esistenza, bellezza - troppo spesso violata.

Gomez squarcia coltri di indifferenza, tocca e trasforma, mentre il colore gli esplode fra le mani. La forza della sua pittura è pari alla sua capacità di entrare in simbiosi con l'opera. Perche nel creare l'altro sè, Gomez ricrea ogni volta se stesso. Come l'arte, con l'arte                                                                                                                                                                                            Ileana Inglese

​

​

Passato-Presente-Futuro nell’opera di Miguel Gomez

​

Il bisogno di Bellezza oggi più che mai si fa urgenza ed indispensabilità: quella ‘Bellezza che salverà il mondo’, che Dostoevskij, ben oltre l’interpretazione più superficiale, indica come necessità di vedere nella Bellezza la percepibilità del Bene, platonicamente inteso. Fernando Pessoa dice che il bello è ‘forma divina materializzata’, ‘segno di Dio sulla Materia’ e mai come in questi tempi di devastante dozzinalità la percezione del Bello sfugge troppo spesso proprio a chi del Bello stesso dovrebbe essere generatore. Autocelebrazione ed orgoglio intellettualoide fanno dell’Arte, in tutte le sue discipline, una sorta di serva umiliata di chi si limiti a credere di avere contenuti da esternare ma non si renda conto che quello che ha da dire necessiti di un linguaggio che sia tale e non lo scilinguagnolo pseudo-ermetico sempre rischiante farneticazioni comico-grottesche. Capita spesso di sentire o percepire cose artistiche o riferite al mondo del pensiero che non sono espressioni meta-semantiche ma vanitose affermazioni che vorrebbero esaltare l’autoreferenzialità di autori aspiranti alla perennità ma che si consegnano così alla propria inconsistenza, inevitabile quando il contenuto non trovi la forma che lo esprima con la maggiore chiarezza di cui un autore sia capace con i mezzi ‘artigianali’ di cui dispone.

Miguel Gomez ha sempre avuto una grande attenzione circa la chiarezza del linguaggio a cui affidare il messaggio: basterebbe osservare la cura da vecchio alchimista con cui studia e fa conoscere la materia prima che diventa il colore, il vocabolario della lingua pittorica con cui esprime la propria poetica che affida alle immagini il suo pensiero sempre attento a ciò che occorre sia detto, oggi urgentemente, affinché l’attenzione di tutti non sia tardiva. La pittura di Gomez ha le caratteristiche fondamentali della coscienza dei mezzi messi al servizio di una poetica sempre consapevole di un presente che si fa tragico soggetto di una narrazione che sembra derivare da certi modi pasoliniani nel trovare l’intonazione lirica direttamente nel vivo della realtà filtrata dalla volontà di affidarne il volto e l’anima all’estro costruttivo ed alla declinazione dell’uso del colore che nella sua modernità tecnica denuncia il legame continuativo con il passato.

Ecco allora che la ‘contemporaneità’ ce la troviamo evidente e poeticamente scandita pur nella crudezza dell’empatico farsi testimone accusatore ma senza che l’orrore dei mali che oggi ci affliggono impedisca la creazione di opere che nel denunciarne la crudeltà sollecitano la compartecipazione emotiva di chi guardi. Così queste immagini forti e drammaticamente fascinose pur se scabre, ci si presentano nella loro essenzialità come qualcosa che va al di là di un semplice approccio veristicamente documentario, perché la rude laconicità non si limita alla raffigurazione semplicisticamente fotografica. I temi, la costruzione e perfino l’uso del colore sono sempre tesi al ritrarre il senso e non la semplice riproduzione letterale di fatti e persone che sono protagonisti della storia che si svolge sotto i nostri occhi. La funzione dell’Arte è dunque di tipo Est-Etico: il frutto della sensibilità dell’Artista nel vivere interiormente le vicende del mondo è evidente nella sua recente produzione, intimamente dedicata a suscitare in chi le guardi la sua stessa attenzione e non solo limitandosi alla denuncia ma soprattutto cercando, ognuno in sé stesso, la reazione attiva. Resta fondamentale la considerazione del fatto che perché il messaggio arrivi sia necessario che sia affidato alla percezione più immediata possibile, cosa che Gomez sa bene come gestire. Anni di studio e sperimentazione sulle tecniche, sui materiali, sulla materia di cui sono composti i colori e forme, materia e dimensione del supporto hanno sostenuto l’Artista nel comporre le sue opere. Se consideriamo allora il tema di base di questa mostra non possiamo non comprendere come il trasmettere tali sentimenti con tanta chiarezza nasca dal commosso  assistere a mali antichi non ancora superati: se consideriamo come l’imperativo categorico kantiano con le leggi universali riflesse nell’interiore legge morale richieda all’Arte di esserne testimonianza attiva e senza infingimenti o diluizioni paralinguistiche, allora nella concezione della sua attività creativa Miguel Gomez lavora sempre nell’ottica del Bello non edonisticamente inteso, ma come Forma ideale di espressione di quanto più nobile egli consideri e voglia condividere con chi guardi i suoi quadri. Il Bello strumento del Bene per un futuro auspicato migliore.

 

Nicola Scardicchio

Adelfia 15 novembre 2025

​

​

I dipinti dell'artista Miguel Gomez,  sono caratterizzati da temi altamente umanistici.  Il suo lavoro qui, “Pace e libertà in Palestina”, realizzato in acrilico su tela, si basa sull’affermazione della sopravvivenza della Palestina attraverso le nuove generazioni, nonostante la violenza israeliana e l’uso dell’omicidio come pratica quotidiana contro i palestinesi, con l’obiettivo di sterminarlo.  Un israeliano pesantemente armato uccide un palestinese e lo getta a terra, mentre dietro di lui c'è un bambino che porta una bandiera palestinese.  Il bambino nel dipinto di Gomez indossa la kefiah palestinese e sta eretto con determinazione come se fosse pronto ad affrontare l'occupante israeliano in una narrazione visiva che riguarda l'intero popolo palestinese, che sta crescendo i propri figli affinché siano coraggiosi di fronte agli israeliani.  L'artista ha utilizzato anche i colori della bandiera palestinese come sfondo per il dipinto e ha scelto il verde per la terra, che sottolinea ancora una volta la fermezza del palestinese nella sua terra e la sua insistenza, generazione dopo generazione, sul fatto che questa è la terra di Palestina.

​

Articolo pubblicato dal "Diffah Alaraby"   di Darine Houmani

Mio carissimo amico Miguel Gomez ho sentito un palpito nel mio antico cuore, un palpito frescante, è stato bello analizzare le immagini delle opere che mi hai mostrate e sarò felicissimo di lavorare al tuo fianco e dimostrare a tutti gli appassionati d’arte e al popolo che si può creare arte nell’ambito della tradizione figurativa ed anche con istanze innovative, quello che tu, caro amico, con raffinato talento, intelligenza e somma fantasia hai saputo creare.

 

William Tode artista già direttore dell’uffico studi del Museo degli Uffizi

Non si sfugge all'immediato impatto che provocano le opere del Maestro Miguel Gomez. Gomez non parla mai direttamente di se ma  e con la sua arte esprime contemporaneamente sentimenti opposti, struggenti, delicati, impattanti. Questa dialettica si evidenzia in tutte le sue opere, si percepisce dall'uso dei colori che esprimono pathos e linguaggio nei loro accostamenti.

Miguel Gomez è un artista in equilibrio tra spazi pieni e vuoti, piani e fondi, luci ed ombre con cui racconta la vita.

​

Giuliana Colucci (Preside Liceo Artistico Sacro Cuore - Cerignola 

…La mancanza dei contorni definiti proietta l’osservatore al di fuori del tempo e dello spazio unendo l’antico al contemporaneo, regalando nel contempo una sensazione di inebriante libertà..

​

Dott. Galimberti

2014 Mostra personale “Madonne” Polo Museale di Ascoli Satriano

bottom of page