Miguel Gomez nasce in Germania nel 1962, a Wiesloch, da padre italiano e madre spagnola. Nel 1968 segue il padre, artista affermato, a Parigi. E così, già nell’infanzia, conosce e frequenta gli atelier di Pablo Picasso, Jean Dubuffet, Bernard Buffet.  Ma ciò che segnerà definitivamente la strada di Miguel Gomez è l’incontro con Salvador Dalì, che lo avvicinerà all’arte in tutte le sue forme ed espressioni.
Da ragazzo, trasferitosi a Bari, frequenta il liceo artistico “De Nittis”, ma a 19 anni segue il suo istinto di gioventù e, per circa un anno, gira l’Europa come artista di strada, vagando tra Germania e Paesi Bassi. Rientrato in Italia, frequenta l’Accademia di Torino. Dal 1987 al 1994 si dedica all’incisione, collaborando con artisti quali Emilio Greco, Aligi Sassu, Renzo Vespignani, Enrico Baj. Nel 1994 mette in discussione il proprio percorso artistico e si immerge nella ricerca di nuove espressioni. Dal 2009, oltre che con la pittura, Miguel Gomez si esprime attraverso la body art, la performance, la video art e installazioni.
Nel 2013 collabora, producendo un video art & performance per l’artista Vincenzo Lo Sasso (della factory di Andy Warhol) e partecipa con il cortometraggio video art “The creature of birth and sorrow”, alla mostra “I fiori dell’aglio”. Nello stesso anno, con una performance in collaborazione con Nilde Mastrosimone de Troyli, “Naked time”, partecipa alla mostra di Lo Sasso “Mater il futuro - I love my ghost”, a Matera, nella scenografica cornice de “i Sassi”. Ancora nel 2013 Perfomance “Ti Ascolto” sempre con Nilde Mastrosimone de Troyli  (168 ore di azione performativa ininterrotta, ispirata alla performance “The artist is present” di Marina Abramović  realizzata nel 2010 al MoMA di New York da cui ricevono plauso della stessa Abramovic ),  collabora con opere di body art alla mostra antologica del maestro William Tode, ultimo artista vivente del gruppo dei neorealisti e già direttore dell’ufficio studi del museo degli Uffizi di Firenze. Nel 2014 partecipa all’evento londinese “Pollination London Biennale”. Nel 2016 espone una sua opera presso il Museo dei Papi nel Duomo di Torino ed una sua performance di video art è proiettata nel teatro Romano di Aosta. Nell’estate del 2021 rappresenta l’Italia nell’evento “Art Project Olympia”, in occasione dell’apertura delle olimpiadi di Tokyo, con tappa sia nella città greca di Olimpia, sia nella Capitale nipponica. Nel 2023 espone presso lo Schafhof-Europäisches Kunstforum Oberbayern Freising, a Monaco di Baviera. Dal 2014 dirige il Centro d'Arte Santa Teresa dei Maschi di Bari ed è ideatore e curatore del relativo Museo del Colore insieme a Saverio Fiore (unica collezione del genere in Italia), siti nell’omonima chiesa, nel cuore storico del Capoluogo pugliese, dove lo si può incontrare, all’opera ogni giorno. Nella stessa sede ha organizzato, nel 2024, la mostra "I Grandi Maestri Italiani del XX e XXI secolo" con contributi di Carlo Carrà, Renato Guttuso, Mario Schifano, Antonio Bibbo', Ennio Calabria, Domenico Cantatore, Felice Casorati, Piero D'Orazio, Mino Maccari, Ferruccio Magaraggia, Roberto Masi, Marino Marini, Nicola Morea, Ennio Morlotti, Francesco Musante, Aligi Sassu.  Cura da anni la direzione artistica ed organizzativa di eventi dalla eco internazionale, realizzati in collaborazione con la Artoteca Vallisa di Bari, quali “Notti Sacre”, “Women in…Art”, “Odeion”, “Xchange”. Attualmente è art director di “Bibart Biennale Internazionale di Bari” e presidente dell’A.P.S Federico II Eventi. In quasi cinquant’anni di carriera, ha partecipato ad eventi ed esposizioni in Italia ed all’Estero. 

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